Energia negativa, Corrente (dis)continua, Tensione alta.
Il Moesano dispone di 5 impianti idrici costruiti per conto di investitori d’oltralpe negli anni 50-60,
i quali usufruiscono di contratti di concessione delle acque dei relativi comprensori (Comuni) oltre ad accordi di utilizzo dell’energia prodotta (energia di partecipazione e di concessione). Promotori e proprietari degli impianti oltre alle concessioni e contratti hanno promosso l’installazione di riscaldamenti domestici ed aziendali elettrici sfruttando l’energia prodotta «sul posto». Nel corso degli anni impianti e relative concessioni sono state rilevate dall’AXPO, la quale gestisce tutta la produzione dell’energia del Moesano con le officine OIM di Soazza. Per quanto riguarda la distribuzione, gestione e fornitura ai consumatori, il Moesano si avvale di ben 15 enti e/o società, in parte costituite ad hoc (SES, UCE, SSC, Elin, ELIN SA, AE-Cama, MME, AE-Mesocco, EdM, OIM-SA, AE-Buseno, AEMo, Calancasca-SA, AET, Repower). Le 5 centrali in funzione (Isola Spina / Spina Soazza / Lostallo / Grono / Calancasca) producono annualmente ca 600GWh (1 GWh = 1'000’000 KWh) dei quali 480GWh in estate e 125GWh invernali. Il costo di produzione varia fra i 3.5 e 4.5cts/KWh a dipendenza del quantitativo prodotto, mentre il costo per la distribuzione varia dai 4.5 ai 7cts/KWh. In bolletta vengono aggiunti 2.3 cts/KWh per contributi federali (energia rinnovabile, ecc.) Il consumo indigeno del Moesano si aggira fra i 60 e gli 80 GWh annui.
Bene, dal lato infrastrutturale possiamo tranquillamente affermare di trovarci in una situazione di confort imparagonabile. Il Moesano produce ca 600GWh, ne consuma meno di 100GWh ne vende 500. Questo significa che, se dovessimo fare in nostri affari, aumentando il prezzo di vendita dei 500GWh liberi del 17%, i nostri 100GWh sarebbero gratuiti. Fantascienza? Assolutamente no. Negli ultimi anni ci siamo trovati aumenti del 50-60%, su tutta l’energia acquistata, mettendo in serie difficoltà chi a suo tempo aveva correttamente e oggettivamente installato impianti elettrici. Considerando i costi di produzione fra i 3.5 e 4.5 cts/KWh e l’esubero venduto altrove, non si capisce come si può gonfiare il prezzo fino ai 40 cts/KWh visti ultimamente. Bene, gli eventi geopolitici hanno influenzato negativamente gli affari e sono stati un alibi per mettere paura alla gente. Ma, se in Mesolcina la produzione é superiore al consumo, di cosa dobbiamo temere? Inoltre, interessante e curioso, a Andeer in bolletta fatturano 13.47cts/kWh mentre a Brusio sono 13.13, Zillis 11.47 (vedi, www.prezzi-elettricita.elcom.admin.ch).
Alla luce di quanto sopra urge un intervento-iniziativa costruttivo e mirato. Innanzitutto la questione energetica del Moesano deve essere gestita da un ente unico con lo scopo di raggiungere accordi e collaborazioni con gli addetti (AXPO e proprietari delle reti) al fine di avere tariffe giuste e oneste come si vedono nei comuni citati e altri. E’ sottinteso che il primo passo, necessario e condizione indiscutibile, é quello di eliminare l’energia negativa e la tensione alta fra chi di dovere, sindaci in primis, caratteristica deplorevole, come si apprende dalla stampa.
R. Borra