Lostallo: Cinquantesimo della Società cacciatori Groven

La bella pubblicazione „L’eco del Sass Castel rimbomba sul Groven“, curata da Sandro Tamò, 80 pagine in formato A4 e ricca di sue numerose fotografie, è edita dalla Società cacciatori Groven di Lostallo in occasione del cinquantesimo della fondazione.
19.04.2024
2 min
Due relatori discutono durante un evento di presentazione. Sullo sfondo si vede un poster con il titolo "L'eco del Sass Castel rimbomba sui Groven". Sono presenti un tavolo con computer e documenti.
Un paesaggio montano con cime rocciose e un cielo blu. In primo piano, un titolo in giallo su uno sfondo blu: "L'eco del Sass Castel rimbomba sul Groven". In basso, informazioni sulla pubblicazione dell'opera di Sandro Tamò.
Foto di copertina: la Val Gàmba vista dal Baitél di partigiani.

La pubblicazione è stata presentata davanti ad un folto pubblico venerdì 19 aprile 2024 nella sala polivalente della scuola di Lostallo dall’autore stesso, in colloquio con Dante Peduzzi

I temi trattati da Tamò, introdotti da un primo capitolo con varie notizie storiche riguardanti la caccia nelle nostre regioni, sono la storia della „Groven“, la selvaggina, tutti temi che stanno a cuore ai seguaci di Diana, mettendo però in risalto pure l’importante  salvaguardia degli alpeggi, delle cascinedei sentieri e terminando con la trascrizione di alcuni avvincenti racconti, aneddoti storie sulla caccia e gli animali selvatici.

Un gruppo di stambecchi si muove su un pendio erboso, con uno di loro che si dirige verso sinistra e gli altri due più avanti a destra. Le corna sono ben visibili mentre gli animali si spostano tra le rocce e l'erba alta.
Stambecchi sopra l’alpe di Groven, il toponimo che dà il nome alla Società cacciatori di Lostallo.
© Sandro Tamò

Oltre a varie e interessanti considerazioni storiche inerenti la caccia e la selvaggina nella regione, ripopolamenti di lepri, marmotte e caprioli, Tamò ricorda i vari ed importanti interventi organizzati dalla „Groven“ nel ripristino dei sentieri montani (con l‘aiuto dei volontari del Gruppo sentieri e in collaborazione con il comune politico e patriziale), nella ristrutturazione degli stabili alpestri da tempo caduti in disuso dopo il sempre più marcato abbandono dell’attività agricola alpestre dalla metà del secolo scorso (alpi di Cistèrna, Bon, Montogn, Setàcc, Campéll Alt, Groven, Scimèta,Val Gamba in Dent, Setagé, Campéll Bass, Pozz) e nella pulizia dei pascoli alpestri.

Un gruppo di persone sta lavorando al tetto di una casa in pietra. Alcuni sono in cima al tetto, mentre altri si muovono attorno alla struttura. Il terreno è coperto di foglie e detriti, e l’atmosfera appare umida e nebbiosa.

“In conclusione – annota Tamò – grazie alle ristrutturazioni effettuate dai cacciatori e dai volontari, i sentieri, i pascoli e gli stabili sono tornati a nuova vita, a salvaguardia dell’ambiente naturale, in favore della popolazione e degli escursionisti che frequentano le nostre montagne, e logicamente, dei cacciatori stessi”.

Nelle foto seguenti da „L’eco del Sass Castel rimbomba sul Groven“ tre dei numerosi ed importanti interventi, fiori all’occhiello della Società cacciatori Groven con l’aiuto dei volontari del Gruppo sentieri, a salvaguardia degli alpeggi, delle cascine e dei sentieri montani:

Scale metalliche si snodano su un ripido pendio roccioso circondato da alberi verdi. Alcune persone si trovano vicino alla cima della scala.
La passerella dello Scatéll, posata nel 2018, dopo lo scoscendimento della scalinata in sasso, lungo il sentiero tra Cabbiolo (zona Cran) e la Val d’ Àrbola.
© Sandro Tamò
Un gruppo di persone lavora sulla riparazione del tetto di una casa in pietra, mentre altre si muovono attorno al cantiere. Il terreno circostante è coperto da foglie verdi e detriti, ed è nuvoloso.
Diversi volontari all’opera nel 1985 per la sostituzione del tetto  della cascina sull’alpe di Bón.
© Sandro Tamò
Un caratteristico rifugio in legno e pietra, situato in un'area montuosa verdeggiante. Accanto alla casa ci sono legnaia e un paesaggio di splendide montagne sullo sfondo.
La cascina (rifugio) dell’alpe di Groven, posta a 1776 m s.l.m. raggiungibile dopo una lunga ed impegnativa salita da Lostallo. Punto di partenza per la sommità del Piz de Groven 2693 m s.l.m.  o per raggiungere Cauco attraverso la Bocchetta di Groven.