Grono inaugura la nuova “Piazza dell’Albero”

Festa a Grono per l'inaugurazione della "Piazza dell'Albero". La struttura è nata grazie alla generosità della ditta Alfredo Polti SA, alla visione del Municipio e all'impegno del gruppo di lavoro.
25.09.2025
2 min
Un gruppo di sei persone sedute su gradini di un'area verde, immerse nella conversazione e gustando cibo. Sullo sfondo, piante e architettura moderna.

Sabato 20 settembre, con una cerimonia partecipata da un folto pubblico e da numerose autorità civili delle valli Mesolcina e Calanca, è stata inaugurata la nuova “Piazza dell’Albero” a Grono. L’evento, arricchito dalla benedizione del parroco del paese, ha segnato un momento di grande importanza per la comunità locale, che continua a distinguersi per i progetti di rinnovamento e valorizzazione del territorio.

Cerimonia di inaugurazione con un gruppo di persone che posano davanti a un nastro da tagliare. Alcuni partecipanti tengono una bandiera rossa. Una cameraman riprende l'evento in un ambiente all'aperto con edifici e vegetazione sullo sfondo.

Negli ultimi anni, infatti, Grono ha intrapreso un percorso di trasformazione e sviluppo, reso possibile anche dalla fusione con Verdabbio e Leggia avvenuta otto anni fa. Grazie alla visione del Municipio, il comune ha saputo esprimere appieno le proprie potenzialità, dando vita a iniziative concrete per migliorare la qualità della vita dei cittadini e l’attrattiva del paese.

Tra i progetti in corso si segnalano la realizzazione di un nuovo centro sportivo con piscina, molto atteso anche da tutti gli altri paesi della valle, e la trasformazione della vecchia stazione ferroviaria in Biblioteca Comunale, una struttura che darà ulteriore prestigio a Grono e che rappresenterà un biglietto da visita culturale per l’intera regione.

La “Piazza dell’Albero” è nata grazie alla generosità dell’azienda Alfredo Polti Calanca, alla visione strategica del Municipio e all’impegno del gruppo di lavoro che ha curato la realizzazione sul posto. L’opera si ispira al concetto di Calanca Biennale, con l’idea di un albero orizzontale sul quale tutti possano camminare, incontrarsi, sedersi e condividere momenti di comunità.

Dal punto di vista simbolico, la piazza richiama l’agorà dell’antica Grecia, cuore della vita pubblica e sociale delle città. I due gradoni che compongono l’anfiteatro rappresentano le radici che legano Grono alla Calanca, simboleggiando acqua e aria come elementi vitali. La pavimentazione, invece, richiama la chioma dell’albero, immagine del comune di Grono che, forte delle sue radici, è cresciuto e si è strutturato grazie a questi due principi fondamentali.

Con questa nuova realizzazione, Grono e la Calanca si ritrovano così stretti in un abbraccio naturale, segno tangibile della loro unità e della capacità di guardare al futuro con radici solide e visione innovativa.