Il concetto di sistemazione finale della discarica è stato elaborato per la CRER dagli specialisti dello studio germanico Finsterwalder Umwelttechnik GmbH & Co. AG. Esso è basato sulle conoscenze derivanti dall’analisi in riferimento ai limiti soglia delle emissioni, con lo scopo di prevedere le condizioni della discarica su tempi lunghi. La manutenzione, la sorveglianza e i controlli della discarica devono essere assicurati anche nella fase della gestione successiva alla chiusura, fino a che l'ente competente accerti che la discarica non comporti rischi per la salute e l'ambiente. In questo caso fa stato l’Ordinanza federale sulla prevenzione e lo smaltimento dei rifiuti (OPSR), dove viene richiesto che, dopo la chiusura della discarica, non si presentino effetti dannosi, in particolare in riferimento alle acque sotterranee. I risultati dell’analisi dimostrano che le emissioni di dilavamento del corpo della discarica superano i valori soglia e i valori limiti fissati per le acque sotterranee. Per questo motivo dev’essere posata una adeguata impermeabilizzazione superficiale, avente lo scopo di ridurre o minimizzare le emissioni dopo la chiusura della discarica.
L’OPSR prevede una post-gestione di 50 anni con la possibilità di ridurre questa durata a 15 anni nel caso in cui sia dimostrato che le emissioni sono sotto controllo. Sulla durata di almeno 5 anni la fertilità del terreno superficiale va sorvegliata. Lo scopo dell’approfondimento dell’analisi è di minimizzare la durata della post-gestione.
Importante intervento di impermeabilizzazione finale con la posa della speciale miscela Trisoplast® della ditta olandese Tritech Solutions
La sistemazione finale della discarica consiste in una copertura mediante una struttura multistrato e un adattamento del corpo della discarica stessa al terreno circostante, costituito da depositi di materiale di scavo (tipo A) e da materiali inerti (tipo B). Il corpo della discarica sarà ricoperto da uno strato di impermeabilizzazione (sistema Trisoplast, composto da polimeri, bentonite e sabbia) che viene compattato per uno spessore di 20 cm, su un telo geotessile, ricoperto da un secondo telo geotessile e poi da uno strato drenante di materiale ghiaioso dello spessore di 40 cm a sua volta coperto da materiale terroso poi seminato fino a uno spessore di 5 metri sulle aree poi piantumate.
Trisoplast® è una soluzione di isolamento robusta, flessibile, durevole e sostenibile che consiste in un componente speciale di argilla-polimerica o sintetica, un materiale di caratteristiche simili all'argilla, ottenuto da polimeri sintetici e betonite mescolata con sabbia e acqua. Questa speciale composizione della ditta olandese Trisoplast risulta adoperata un po’ in tutto il mondo e di ottimo effetto come rivestimento di fondo ecologico per discariche, terminali di cisterne, siti industriali e infrastrutture. Trisoplast è anche la soluzione per rendere impermeabili le strutture sotterranee e per la costruzione di stagni e bacini d'acqua. Questo prodotto di punta olandese, brevettato, è utilizzato da più di 20 anni in tutto il mondo perché crea una struttura di gel forte e coesiva con proprietà isolanti notevolmente migliori rispetto ai materiali di rivestimento minerali tradizionali.
La copertura Trioplast, che ha una struttura piuttosto secca, è uno strato robusto con un alta capacità di carico e un alto grado di stabilità sui pendii. È pure altamente resistente alla disidratazione e al ritiro. Insomma una soluzione che dovrebbe risultare durevole e sostenibile, con un alto grado di protezione ambientale malgrado un minor utilizzo di materie prime scarse, contribuendo così a una maggiore sostenibilità ambientale.
Il post- chiusura
Si prevede di non procedere al rimboschimento della superficie occupata dalle tappe IV-A / IV-B / V, ma di adibire le superfici a prato falciabile (32'400 m2), alla piantumazione di circa 160 piante di noci e alla valorizzazione di un biotopo esistente. Questa soluzione presenta notevoli vantaggi in relazione alla lotta alle neofite e consegna superfici d’agricoltura, pur togliendole alla superficie forestale. È stato tuttavia considerata la continua avanzata del bosco nel Moesano.
La prima tappa della sistemazione finale è stata completata nel 2021, la seconda è appena stata collaudata e la terza tappa sarà ultimata nel 2031. Si prevede che la discarica di Lostallo Tec Bianch rimarrà attiva fino al 2031 per materiali di tipo D e fino al 2036 per materiali di tipo A e B.