La presentazione delle opere è stata fatta da Carlo Mantovani, Presidente della Mater Christi, e poi illustrata al numeroso pubblico presente da Sergio Luban, pure appassionato e apprezzato fotografo, che hanno ben evidenziato le immagini emozionanti presentate da Lurati.
Le opere rimarranno esposte fino al 30 novembre 2025. Le stampe FineArt sono disponibili, in edizioni limitate a 10 esemplari, contattando direttamente Guido Lurati.
Guido Lurati, di Grono, appassionato di fotografia, da qualche anno sta infatti sviluppando una tecnica personale di macrofotografia. Nel suo sito personale (fotolurati.ch) egli parla del suo “mondo” fotografico, che si basa sulla macrofotografia di oggetti molto piccoli (viti, bulloni, chiodi, graffette, punte da trapano/fresa e altro) per “catturare l’essenza del dettaglio in un contesto complesso”. La tecnica non è “microfotografia” nel senso stretto di fotografia microscopica (che richiede microscopi e soggetti invisibili a occhio nudo), ma piuttosto un ingrandimento di oggetti minuscoli visibili normalmente, con un lungo processo post-produzione digitale che li assembla in composizioni più grandi, creando, dopo ore e ore di assemblaggi di centinaia di foto, ambienti “metropolitani” immaginari fatti di elementi metallici.
Lurati durante la presentazione delle opere ha anche spiegato che “una lunga e minuziosa post-produzione al computer dei vari scatti gli permette di ottenere i singoli elementi. Il loro accurato assemblaggio di centinaia di foto dà vita a un’opera che celebra così la complessità e la ricchezza degli ambienti metropolitani da lui realizzati”.