Le Giornate Grigionitaliane festeggiano la quinta edizione a Buseno

La piccola comunità di Buseno, in Val Calanca, ha ospitato, sabato 23 agosto 2025, alla quinta edizione delle Giornate Grigionitaliane, la manifestazione promossa dalla Pro Grigioni Italiano per rafforzare i legami tra le valli italofone dei Grigioni.
23.08.2025
2 min
Un uomo in giacca e cravatta parla a un microfono su un palco, con strumenti musicali e decorazioni verdi sullo sfondo. Barili e fiori adornano il palco.
Saluto del Presidente della PGI Franco Milani.
© Lino Succetti

Con i suoi circa 90 abitanti, situato a 700 metri di altitudine, il borgo ha accolto un numero sorprendente di visitatori: famiglie, appassionati e curiosi giunti non solo dalla Calanca e dalla Mesolcina, ma anche da più lontano, fino a Coira, per condividere una giornata di festa sotto un sole splendente. Il paese si è animato grazie a un vivace mercatino lungo la strada principale, dove si potevano scoprire e degustare vini, liquori, formaggi e ammirare prodotti artigianali locali. L’atmosfera, resa ancor più conviviale dal bel tempo, ha accompagnato un programma ricco e variegato, pensato per tutte le età e sensibilità.

Un gruppo di sei cantanti è in scena durante una performance. Alcune ragazze indossano magliette leggere e si concentrano sulle loro parti. Un musicista suona la chitarra accanto a loro, mentre un microfono e uno spartito sono visibili sul palco. Sullo sfondo, si intravedono decorazioni verdi e un tetto di un edificio.
La Coralina di Buseno.
© Lino Succetti
Un gruppo di cantanti in abiti neri e camicie fucsia, con alcune sciarpe bianche, si esibisce sotto un tendone. Un direttore di coro sta orchestrando la performance. In seconda fila, una persona è seduta su una sedia a rotelle. Sullo sfondo si vedono strumenti musicali.
IL Coro Bregaglia.
© Lino Succetti

Ecco i momenti salienti della giornata:

  • Inaugurazione ufficiale con i canti della Coralina di Buseno e del Coro Bregaglia, seguiti dagli interventi istituzionali.

  • Presentazione della Calanca Biennale, a cura di Adria Bertossa e Christian Vigne.

  • Pranzo tipico, con polenta, mortadella e formaggio, che ha unito i partecipanti in una grande tavolata conviviale.

  • Spettacoli e musica, dalle esibizioni corali fino al tributo serale dedicato alla lingua italiana.

  • Attività per i più piccoli, come le favole nel bosco e l’atelier creativo “Petali, foglie e inchiostro”.

  • Approfondimenti culturali, con il documentarista Mario Casella (“Il doppio volto della montagna”) e lo storico Marco Marcacci, che ha affrontato il tema delle vie di comunicazione alpine.

  • Finale del concorso canoro Pro GRIgiovani, che ha visto giovani talenti esibirsi davanti a un pubblico entusiasta.

Un gruppo di persone ascolta attentamente una guida in un'area boschiva. Gli alberi verdi circondano la scena, creando un'atmosfera naturale e tranquilla.
© Lino Succetti

Le Giornate Grigionitaliane si confermano non solo come momento di festa, ma come strumento concreto per la difesa e la promozione della lingua italiana nel Cantone dei Grigioni, dove resta minoritaria ma fortemente radicata.

Un concerto dal vivo con otto musicisti sul palco. Una cantante è al centro, mentre il sax e la batteria accompagnano. Luce viola illumina l'area, creando un'atmosfera suggestiva.
© Lino Succetti
Un uomo in giacca e cravatta parla a un microfono su un palco, con strumenti musicali e decorazioni verdi sullo sfondo. Barili e fiori adornano il palco.
Saluto del Presidente della PGI Franco Milani.
© Lino Succetti

Iniziative come questa non solo avvicinano le comunità italofone tra loro, ma permettono anche di far conoscere all’esterno la ricchezza culturale delle valli. La quinta edizione, ospitata da Buseno, ha dimostrato ancora una volta che l’italianità in terra grigionese è viva, partecipata e pronta a rinnovarsi di anno in anno.

Varie illustrazioni colorate affisse su un muro di pietra, in vista laterale. Le opere presentano volti stilizzati e motivi naturali, con un grande pannello giallo che indica la Biennale di Calanca in Svizzera nel 2025.
© Lino Succetti