Appuntamento al Castello di Mesocco:  leggere … le vicende

Terza proposta curata dal Centro culturale di Circolo Mesocco - Soazza - Lostallo in collaborazione con il Comune di Mesocco, il servizio Archeologico e il Servizio monumenti del Canton Grigioni e con il supporto dell’Archivio a Marca.
21.09.2025
4 min
Gruppo di persone radunate in un vasto prato verde davanti a rovine di un antico castello, con montagne sullo sfondo.
Pubblico attento presente il 21 set.2026 per l’appuntamento al Castello di Mesocco: leggere … le vicende.
© Lino Succetti

Dopo il primo appuntamento nel 2023 con la mostra Castello di Mesocco: leggere i muri, seguito da Leggere… gli spazi, il Mastio e la rocca nel 2024, domenica 21 set. 2025 c’è stata la presentazione Castello di Mesocco: leggere…le vicende, proposte e curate dal Centro culturale di Mesocco - Soazza - Lostallo in collaborazione con il Comune di Mesocco, il servizio Archeologico e il Servizio monumenti del Canton Grigioni e con il supporto dell’Archivio a Marca.

L’ intento principale degli appuntamenti del prossimo anno in vista del cinquecentesimo anniversario dello smantellamento della fortezza trivulziana nel 1526, è quello, come spiegato dagli organizzatori, di ridestare l’attenzione della popolazione, del pubblico e degli studiosi per il castello in quanto monumento e documento, proponendo in questo terzo incontro interessanti “riflessioni sulle vicende che hanno portato Gian Giacomo Trivulzio ad acquistare il castello e la signoria sulla valle, su come si è svolto l’assedio al castello nel 1483, quali sviluppi nel cruciale quarantennio 1480 e il 1520 hanno segnato la trasformazione del castello medievale in imprendibile fortezza rinascimentale e su chi sono stati gli artefici che hanno saputo conferire alla fortezza l’aspetto armonioso che si avverte nelle meticolose ricostruzioni virtuali elaborate per il nuovo sito da Niccolò Federici ” .

Rappresentazione tridimensionale del Castello di Mesocco, con dettagli sulle strutture e l'architettura previste nei progetti 2023-2026. Titolo "ricostruiamolo!" in evidenza.

Quello di Mesocco, come si sa, è  un complesso che in quanto a tematiche e documentazione ha offerto e continua a offrire spunti interessanti a più sfere di ricercatori. Nell’intento di favorire l’accesso alle informazioni base l’Archivio regionale a Marca di Mesocco, in contemporanea e di concerto con gli appuntamenti per il cinquecentesimo anniversario dello smantellamento del castello, distruzione non per mano nemica, come si può pensare, ma per conto delle Tre Leghe, che temevano che questa fortezza potesse cadere in mano a potenziali nemici (il Ducato di Milano) ed usata a loro svantaggio, ha avviato l’allestimento di un fondo Castello di Mesocco che si propone di raccogliere e conservare la documentazione essenziale riguardo l’area castellana. Per maggiore chiarezza è infatti utile citare alcune congiunture storiche che conferiscono alle rovine e al loro passato effettivo carattere di unicità. Ricordiamo che la documentazione  inerente il castello è notevole sia nel numero che nei contenuti, alcuni anche un po’ idealizzati, specialmente a partire dal 1200 e riguardano sia la storia del castello stesso, sia quella della Regione.

Persone in abiti tradizionali danzano insieme in un festival folkloristico, con una selezione di tende bianche sullo sfondo e spettatori che osservano.
© Lino Succetti

L’appuntamento 2025 di Mesocco, in attesa di quello del 2026 per sottolineare il cinquecentesimo della distruzione del castello, è stato introdotto dalla esibizione con canti e balletti del Gruppo Canzoni e Costumi Ticinesi,  seguito dai saluti di Padre Marco Flecchia, copresidente del Centro culturale e di  Mattia Ciocco, sindaco di Mesocco.

Un evento all'aperto si svolge in un paesaggio montano. Persone si radunano intorno a un palco allestito sotto un tendone. Sullo sfondo, resti di un'antica costruzione e alberi verdi. Le montagne si ergono maestose sotto un cielo nuvoloso.
© Lino Succetti

Dopo un giro di osservazione dello stato attuale delle mura e delle torri con Luigi Corfù, delegato al progetto, nel capannone sono poi proseguiti gli interventi di Niccolò Federici, addetto ad una  ricostruzione digitale tridimensionale delle varie epoche di costruzione  del castello, Marino Viganò, noto storico, archivista e studioso specializzato nella famiglia Trivulzio e in particolare nella figura di Gian Giacomo Trivulzio detto “il Magno”, Warakorn Luisoni per la realizzazione del sito tuttora in fase di elaborazione  www.ilcastellodimesocco.ch e Luigi Corfù sulla figura di Gaspare del Negro o del Nigro, noto e influente avvocato e notaio della degagna di Andergia a Mesocco, figura storica che secondo alcune versioni nel corso di tensioni con il Trivulzio, sarebbe stato catturato e imprigionato nel castello e poi ucciso dando probabilmente lo spunto al mito del Cancelliere mesolcinese “Gaspare Boelini” gettato (“defenestrato”) dalla torre del castello, probabilmente una trasformazione, mito o trasposizione popolare della vicenda di Gaspare del Negro.

Alcune immagini del castello nel secolo scorso:

Vista aerea di una struttura fortificata situata su una collina, circondata da vegetazione e un fiume che scorre nelle vicinanze. Il paesaggio circostante è verde e collinare.
08.09.1953 foto Werner Friedli (Libreria del Politecnico ETH Zurigo).
© Eth-Bibliothek Zürich, Bildarchiv/Stiftung Luftbild Schweiz / Fotograf: Friedli, Werner / Lbs_H1-015875 / Cc By-Sa 4.0
Veduta del Castello di Mesocco, situato in una valle circondata da montagne. Il castello è parzialmente rovinato e circondato da una vegetazione verde, con alcune costruzioni nel fondovalle.
Cartolina postale spedita il 10.07.1915, fotografo sconosciuto (Libreria del Politecnico ETH Zurigo).
Castello di Mescocco situato su una scogliera, con rovine e torri visibili. Paesaggio montano sullo sfondo.
Cartolina postale 1920 - 1930, fotografo sconosciuto (Libreria del Politecnico ETH Zurigo).
© Eth-Bibliothek Zürich, Bildarchiv / Fotograf: Unbekannt / Pk_021815 / Public Domain Mark / Unbekannt