Con viva e folta partecipazione si è svolta, venerdì 24 ottobre, a Roveredo la presentazione del volume di Gionata Pieracci, dal titolo evocativo “Tra pietre e cielo, tra cielo e pietre – Il processo di fortificazione della Val Traversagna di Roveredo (GR) da parte dell’Esercito svizzero durante la Prima e la Seconda guerra mondiale”.
L’evento, promosso dal Dicastero Cultura e dal Municipio di Roveredo, ha rappresentato un importante momento di riflessione sul valore della memoria e del territorio.
L’opera di Pieracci non è soltanto un contributo storico, ma un autentico atto d’amore verso la Val Traversagna: un invito a guardare con occhi nuovi le montagne, i sentieri e le fortificazioni che custodiscono tracce di una storia collettiva fatta di fatica, coraggio e speranza.
L’autore unisce rigore scientifico e sensibilità narrativa, restituendo vita ai manufatti militari che ancora oggi punteggiano i versanti e raccontano la presenza silenziosa dei soldati chiamati a difendere la neutralità svizzera durante i grandi conflitti europei.
Il libro giunge in un momento particolarmente significativo: i testimoni diretti di quei periodi non ci sono più, e con loro rischiano di svanire le ultime voci vive di un’epoca che ha segnato profondamente la nostra storia.
Questo lavoro diventa dunque un ponte prezioso tra la memoria vissuta e quella tramandata, capace di trasformare il paesaggio in un archivio di ricordi e in un luogo di identità condivisa.
Nel suo studio, Pieracci ricostruisce con precisione il sistema di fortificazioni della linea del San Jorio, un’articolata rete difensiva che univa i Cantoni Grigioni e Ticino in una visione comune di sicurezza e presidio del territorio.
Particolare attenzione è dedicata al settore più settentrionale – la Val Traversagna di Roveredo – rimasto finora poco indagato, ma ricco di testimonianze materiali e immateriali di grande valore storico e umano.
La pubblicazione si inserisce nel più ampio contesto dei progetti di valorizzazione della Strada di Maria Teresa, la storica via selciata che collegava il lago di Como alla Mesolcina e che, nel 2024, è stata oggetto di importanti lavori di ripristino.
Due percorsi – quello della viabilità antica e quello delle fortificazioni militari – che oggi si intrecciano in un unico racconto fatto di pietre, sentieri e memoria.
Come ha sottolineato dal Capo dicastero cultura del Municipio di Roveredo, la cultura nasce dal territorio e al territorio deve restituire valore, conoscenza e consapevolezza.
Iniziative come questa e opere come quella di Gionata Pieracci ci ricordano che la memoria non appartiene solo al passato, ma è una forza viva che costruisce coesione, identità e orgoglio collettivo.
A coloro che fossero interessati informiamo che il libro è in vendita anche presso la cancelleria del Comune di Roveredo negli orari di apertura dello sportello.
Decio Cavallini
 
        
     
    
         
                
                     
                
                     
                
                     
            
            
            
            
            
            
            