Pensionamento di Paolo Menghetti, responsabile della REGA a sud delle Alpi

Lino Succetti

Paolo Menghetti di Roveredo, è appena andato in pensione, dopo 33 anni di tenace ed appassionata attività, 21 dei quali passati al vertice della base REGA a sud delle Alpi. Dal 1° gennaio 2024 l’incarico di capo base della REGA a Locarno è stato assunto dal  soccorritore professionale Amos Brenn .

Come sottolineano gli addetti stampa della Rega, parlare brevemente della vita professionale di Paolo Menghetti significa, di fatto, ripercorrere un pezzo di storia della Rega al Sud delle Alpi. La base Rega in Ticino è attiva dal 1980. All’inizio consisteva in un hangar in subaffitto, un elicottero Alouette III e due piloti. Nel 1982 fu inaugurato l’edificio proprio. Ed è alla fine degli anni ’80 che le strade della Rega e di Paolo Menghetti si incrociano. Dopo aver concluso la formazione di meccanico d’elicotteri presso l’Air Grischa SA a San Vittore, il giovane meccanico, si avvicina alla Rega come assistente di volo soccorritore volontario. Nel 1991 è assunto come meccanico di elicotteri e soccorritore e il primo anno lo passa alternandosi fra il Centro Rega all’aeroporto di Zurigo e la base in Ticino. Successivamente l’attività si concentra prevalentemente alla base Rega Locarno, a cui nel 2002 si affianca anche quella di capo base.

Menghetti ha vissuto praticamente in prima persona tutta l’evoluzione logistica e tecnologica di questi decenni, con il nuovo hangar del 1993 e l’acquisto di elicotteri più moderni, il nuovo elicottero biturbina Rega, l’Agusta A 109 K2, e nel 2011 l’AgustaWestland 109 SP Da Vinci, elicotteri di cui ha pure continuato a curare la piccola manutenzione.

Alla base di Locarno, che oltre al Ticino allarga il suo raggio in Mesolcina, Val Calanca e alla vicina Italia, lavorano dieci medici d’urgenza, cinque soccorritori professionali e sei piloti. Con il codice “REGA 6”, la base attiva 24 ore su 24 tutto l’anno garantisce 800 interventi l’anno, fra missioni di soccorso, evacuazioni, ricerche e trasferimenti di pazienti.

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