Giornata Mondiale del Libro nel Moesano

Giornata Mondiale del Libro il 23 aprile, ma anche quella delle rose e … in Spagna giorno degli innamorati!

Legenda vuole che a Montblanc, nella zona di Tarragona, un drago terrorizzava e uccideva gli abitanti che decisero di sacrificare una persona al giorno, scelta a sorte, offrendola al mostro per placare la sua fame. Quando toccò alla figlia del re, intervenne Sant Jordi, che in sella al suo cavallo bianco, trafisse il drago, salvando la principessa. Dal sangue del mostro spuntò un roseto da cui il cavaliere colse un fiore da donare alla fanciulla. Un gesto che si ripete ancora oggi tra tanti innamorati. Al dono delle rose si è aggiunta, dagli anni Venti del secolo scorso, anche la consuetudine di regalare un libro. L’uomo infatti regala una rosa alla sua donna, la donna offre in dono al suo uomo un libro. Questa tradizione è all’origine della proclamazione da parte dell’Unesco, nel 1995, della Giornata mondiale del Libro, proprio il 23 aprile, data che coincide con la morte di due grandi autori come Cervantes e Shakespeare, tra i sommi autori della letteratura universale. In Catalogna si festeggia San Giorgio (Sant Jordi) ed è tradizione che oggi gli uomini regalino una rosa alle donne e vengano contraccambiati con un libro.

Nel Moesano, da parecchi anni ormai, si festeggia la ricorrenza invitando scrittori o scrittrici famosi per presentare i loro libri o andare nelle varie scuole a leggere o a parlare dell’importanza della lettura e dei libri.

Quest’anno, il Moesano, ha ospitato due personaggi molto conosciuti ed apprezzati: lo scrittore Paolo Ferrazzini che ha partecipato alla serata organizzata dalle biblioteche vallerane e di cui parleremo tra qualche paragrafo e una raccontastorie particolare, Valeria Nidola, già proprietaria di una famosa libreria di Viganello, che la passione per i libri e per le storie ce l’ha nel sangue!

La nostra cantastorie ha intrattenuto con la sua solita verve e simpatia, in tre momenti diversi, bambini e ragazzi dalla Scuola d’Infanzia alla sesta elementare, entusiasmando piccoli e grandi. Tante le storie raccontate e co-raccontate in quanto gli scolari quasi spontaneamente, seguendo il filo conduttore steso da Valeria, hanno partecipato in prima persona alla rappresentazione delle storie.

Una giornata veramente indimenticabile per i nostri scolari che, di sicuro, da ora in avanti guarderanno i libri con altri occhi.

Serata organizzata a Soazza in occasione della Giornata mondiale del libro

Rivellino. Il viaggio di un soffio,

Incontro con lo scrittore Paolo Ferrazzini

Paolo Ferrazzini, personaggio conosciutissimo alle nostre latitudini per aver fatto parte del mitico Cabaret della Svizzera italiana, e autore di quattro romanzi, è stato l’ospite dell’evento che ha avuto luogo a Soazza martedì, 23 aprile, in occasione della Giornata mondiale del libro. La serata è stata organizzata dalla Biblioteca comunale di Soazza, in collaborazione con le altre biblioteche di Valle (Grono, Roveredo e ai Mondan) nonché la libreria LuLibri di Grono. Ferrazzini – dialogando con Flavia Plozza-Martinelli – ha intrattenuto il numeroso e attento pubblico per oltre un’ora, raccontando in particolare il suo ultimo romanzo “Rivellino. Il viaggio di un soffio” ma allargando il discorso anche agli altri suoi libri (tutti pubblicati negli ultimi sette anni).  Con la verve, la simpatia e l’empatia che da sempre lo contraddistinguono, Ferrazzini ha spiegato come sono nati i suoi romanzi, cosa lo ha spinto a scrivere e pubblicare e ha messo a nudo anche momenti ed esperienze privati della propria vita, che si ritrovano nei suoi libri. Nato a Giornico e residente ad Arbedo, ha un legame molto forte con il nostro territorio, quindi si sente di raccontare qualcosa che conosce, ama e che lo rappresenta in qualche modo. Tutti e quattro i romanzi si svolgono infatti nella nostra regione:” Inferno andata e ritorno” è un giallo ambientato su un treno che da Bellinzona va a Zurigo sulla vecchia tratta del Gottardo, “Il ridotto inverso” è ambientato nella miriade di gallerie scavate dall’esercito a scopi militari sotto il Gottardo, “L’onda del passato” si svolge tra Giornico e Bellinzona, al tempo della Battaglia dei Sassi Grossi del 1478 e “Rivellino. Il viaggio di un soffio” ha come sfondo la Locarno del 1507. In questi due ultimi romanzi, Ferrazzini fa vivere al protagonista un’avventura che ha dell’incredibile: la possibilità di viaggiare nel tempo catapultandolo con uno stratagemma (e con lui tutti i lettori) nel Ticino della fine del Quattrocento e inizio del Cinquecento e riuscendo addirittura a farlo incontrare e parlare con Leonardo da Vinci.

I libri di Ferrazzini si possano leggere su tre livelli. Per concentrarci su “Rivellino. Il viaggio di un soffio” l’autore ha precisato che, restando in superficie, si apprezzano il racconto e le vicissitudini dei personaggi (inventati o realmente vissuti). Si può poi andare più nello specifico, cogliendo gli spunti offerti ai lettori (con un occhio particolare ai più giovani) per invogliare a conoscere meglio certi argomenti che compaiono nella narrazione. Si parla infatti di storia svizzera ma anche di luoghi energetici, di velocità della luce e onde gravitazionali, per fare qualche esempio.  Infine, approfondendo il romanzo, si riflette sul senso della vita e della morte.  A più riprese emergono infatti quesiti sull’aldilà e sul viaggio che l’anima può fare nel passato, un passato dove ci sono tutti quelli che abbiamo amato e se ne sono andati prima di noi e che – Ferrazzini ne è convinto – un giorno rincontreremo. Un viaggio – quello dell’anima – che è possibile perché è priva di peso ed è paragonabile quindi al…viaggio di un soffio.

Una serata, quella di Soazza, in cui ci si è divertiti, ci si è commossi e che ha fatto bene all’anima di tutti i presenti.

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