Ora delle domande sessione febbraio 2024

di Piera Furger, granconsigliere

Furger concernente la “Gestione cantonale dei contributi federali destinati all’agricoltura (pagamenti diretti)”.

Nel 2022 in Svizzera sono scomparse oltre 500 aziende agricole e anche il reddito medio per azienda è diminuito.

Durante la manifestazione pacifica di sabato 3 febbraio i giovani contadini svizzeri hanno chiesto meno burocrazia e più riconoscimento da parte della società e dell’ economia del lavoro.

Secondo l’articolo 104 della Costituzione federale la Confederazione sostiene le prestazioni d’interesse pubblico che l’agricoltura deve fornire con produzione sostenibile e orientata verso il mercato. Ciò avviene con  pagamenti  diretti annuali, ovvero i cosiddetti “pagamenti diretti”.

Al fine dell’ottenimento dei contributi, i contadini devono fornire diverse prestazioni, nonché rispettare leggi e ordinanze vigenti in continuo mutamento: protezione degli animali, delle acque, della biodiversità ecc..

Il compito di esecuzione, controllo e vigilanza sul territorio è delegato ai Cantoni, i quali si accertano che le prestazioni fornite dai contadini corrispondano alle aspettative per poi versare i contributi definiti dalla Confederazione.

I Cantoni, avvalendosi di diversi partner come IP Suisse, Bio Suisse, veterinario cantonale e controllori comunali, provvedono ad effettuare verifiche periodiche nelle aziende agricole. In seguito a queste verifiche vengono stilati dei rapporti e poi inviati agli uffici cantonali preposti. Nel caso vengano riscontrate delle lacune in azienda, per i contadini si prospettano sanzioni: multe e riduzioni dei pagamenti diretti.

Sulla base delle considerazioni sopraccitate mi permetto chiedere al Lodevole Governo:

  1. Con quale criterio e su quale base legale viene determinato l’ammontare delle multe e la riduzione dei pagamenti diretti?
  • Nel caso di deduzioni dei pagamenti diretti, le risorse in questione rimangono nelle casse federali oppure nelle casse cantonali?
  • Nel caso queste risorse rimanessero nelle casse cantonali come vengono utilizzate dal Cantone?

Il Consigliere di Stato Marcus Caduff, durante l’ora delle domande, ha così introdotto le sue risposte:

I pagamenti diretti all’agricoltura provengono dal budget agricolo della Confederazione. Solo i contributi per l’interconnessione e per la qualità del paesaggio vengono cofinanziati dal Cantone con una quota del 10 per cento. La Confederazione delega l’esecuzione della legislazione in materia di agricoltura ai Cantoni. In virtù dell’ordinanza sul coordinamento dei controlli delle aziende agricole (OCoC; RS 910.15) le due autorità cantonali di esecuzione competenti, vale a dire l’Ufficio per l’agricoltura e la geoinformazione (UAG) nonché l’Ufficio per la sicurezza delle derrate alimentari e la salute degli animali (USDA), rilasciano a organizzazioni accreditate tramite accordo di prestazioni l’autorizzazione a eseguire i controlli presso le aziende agricole e di estivazione. Nel Cantone dei Grigioni per i controlli PER sono ammessi il Servizio di controllo agricolo dei Grigioni (SCAGR) e l’ufficio di controllo di diritto privato bio.inspecta AG e per i controlli bio importanti dal punto di vista dei pagamenti diretti la bio.inspecta AG e la Bio Test Agro AG. Le aziende possono scegliere il servizio di controllo. Sulla base dei risultati del controllo, l’UAG calcola le riduzioni dei pagamenti diretti in caso di lacune. Per quanto riguarda i controlli relativi ad altri requisiti di marchi di diritto privato (come IP Suisse, Bio Suisse ecc.) non è il Cantone l’organo competente.

E per le singole domande il Consigliere si è così pronunciato:

          Domanda 1

Le riduzioni dei pagamenti diretti si basano sull’art. 170 della legge federale sull’agricoltura (LAgr; RS 910.1) nonché sull’art. 105 e sull’allegato 8 dell’ordinanza concernente i pagamenti diretti all’agricoltura (OPD; RS 910.13).
Al loro interno vengono descritte ampiamente e dettagliatamente le riduzioni per ogni settore dei pagamenti diretti.

         Domanda 2

I pagamenti diretti non versati rimangono nel budget agricolo della Confederazione  e vengono versati a tutte le aziende agricole con il contributo di transizione.

Domanda 3

Le riduzioni riguardanti la quota cantonale dei contributi per l’interconnessione e per la qualità del paesaggio rimangono nella Cassa di Stato generale del Cantone. In merito all’ordine di grandezza, possiamo segnalare che nel 2023 a seguito di riduzioni dei contributi per l’interconnessione nella Cassa cantonale sono rimasti 3000 franchi (di 1,098 milioni di franchi di contributi per l’interconnessione cofinanziati).

Durante la stessa sessione, era fra altro, prevista la revisione parziale della “Legge sulla promozione della cura degli ammalati e dell’assistenza alle persone anziane e bisognose di cure (Legge sulla cura degli ammalati, LCA).

Il Gran Consigliere Reto Löpfe, presidente della Commissione per la salute e la socialità, ha gestito la discussione per l’entrata in materia.

Durante questa discussione ho espresso le seguenti cosiderazioni a sostegno della revisione della LCA.

L’accesso alle cure infermieristiche di qualità deve essere garantito a tutti; quindi la Confederazione e i Cantoni devono garantire un numero sufficiente di infermieri diplomati, vedi l’iniziativa “Per cure infermieristiche forti” approvata dal popolo nel 2021.

Come noto la mancanza di personale qualificato è onnipresente, quindi anche nel campo della sanità.

Gli operatori delle cure infermieristiche devono essere impiegati confermemente alla loro formazione e alle loro competenze.

Con la presente revisione parziale vengono attuate le direttive della Legge federale sulla promozione della formazione in cure infermieristiche.

La formazione degli apprendisti è molto onerosa per gli ospedali, per le case anziani e per il servizio spitex.

La formazione degli  infermieri viene sostenuta dalla Confederazione e io, quale rappresentante di una regione periferica, ritengo opportuno che il Cantone sostenga la formazione del personole socio sanitario, come proposto nel messaggio del Governo.

Sarebbe opportuno suddividere la formazione in tre gradi:

  • la formazione di infermieri
  • la formazione di operatori sociosanitaria
  • e la formazione di addetti alle cure con formazione biennale.

Ritengo che l’ultima di queste tre varianti sia un valore aggiunto  per l’offerta formativa nel nostro cantone, sono quindi favorevole all’entrata in materia.

Grazie per l’attenzione.

Piera Furger

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