“L’immagine di una società”, reperti dell’Età  del Ferro nel Museo Moesano

di Lino Succetti

Tra i vari e preziosi reperti esposti l’attività metallurgica ci viene particolarmente testimoniata da un calderone in bronzo di particolare pregio, praticamente intatto, rinvenuto negli scavi del 2020 a Castaneda.

Vi siete già chiesti da chi fosse abitata la nostra regione nel periodo dell’Età del Ferro?

Alcune risposte ce le forniscono i reperti archeologici riportati alla luce dagli scavi e i risultati delle indagini condotte sui corredi tombali dell’Età del Ferro (ca. 500-450 a.C.),  venuti alla luce a Cama (2019) e a Castaneda (2020) ed ora ben  esposti con un’accurata scenografia creante un’atmosfera avvolgente nella nuova mostra archeologica permanente intitolata “L’immagine di una società”, inaugurata giovedì 23 maggio nella sede del Museo Moesano a San Vittore dalla Fondazione Museo Moesano e dal Servizio archeologico dei Grigioni.

Inaugurando la mostra, i relatori Thomas Reitmaier, archeologo cantonale del Servizio archeologico dei Grigioni, Maruska Federici-Schenardi, copresidente della Fondazione Museo Moesano e Nicola Castelletti, curatore della mostra, hanno presentato il lavoro svolto, illustrando la straordinarietà degli importanti reperti emersi, riconducibili all’ Età del Ferro.

Alcuni altri preziosi reperti dalle indagini archeologiche del 2020 a Castaneda: tazza in bronzo con ansa, bicchiere in ceramica, coltello (ferro e legno) e varie fibule in bronzo

Nell’organizzare la mostra i curatori, creando una scenografia particolarmente coinvolgente, hanno spiegato di essersi particolarmente chinati sul “significato di esporre dei corredi funebri nel XXI secolo, sul rapporto che si instaura tra gli oggetti in mostra e la quotidianità del visitatore e su quale rapporto ha la nostra società con la morte e i riti ad essa legati ”. Partendo dai citati interrogativi il percorso espositivo, analiizando la tematica sotto il profilo archeologico, storico-artistico e storico-sociale, è un viaggio che vuole mostrare ai visitatori i risultati della ricerca archeologica e, al tempo stesso, dare un’opportunità per interrogarsi sugli antichi insediamenti umani sul nostro territorio.

Come ricordato dai curatori del Museo, la nuova mostra archeologica permanente è il frutto di una fattiva collaborazione tra il Servizio archeologico dei Grigioni e la Fondazione Museo Moesano già iniziata con la sezione archeologica esistente dal 2010, che ha gettato le basi per una nuova politica culturale che incoraggia sempre più l’attività espositiva nel territorio del ritrovamento dei reperti stessi.

La mostra può essere visitata nella sede del Museo Moesano a San Vittore, nel Palazzo Viscardi in Via Favera 11, da aprile a ottobre, me-ve-do,14:00-17:00.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto