Mesolcina: un inizio estate indimenticabile

il 21 giugno del 2024 resterà scolpito per lungo tempo nella memoria di tanti mesolcinesi, specialmente di quelli che hanno subito la furia del nubifragio e che ad ogni temporale, rivedranno le scene terrificanti di quel giorno.

Riportare il territorio allo stato anteriore al 21 giugno, ricostruire strade, ripulire i terreni agricoli, ricostruire tutte le infrastrutture distrutte sarà un compito magari lungo e gravoso ma fattibile e le autorità sono già all’opera per restituire ai mesolcinesi quello che la violenza degli elementi naturali gli ha tolto!

Non tutto però potrà essere ridato!

Già da subito, anche da lontano, la gente ha fatto a gara per portare aiuto, solidarietà, sentimenti di amicizia e di affetto. Tutti per uno, verrebbe da dire ed è così che il giorno 20 del mese di luglio, su iniziativa del Comune di Lostallo, paese particolarmente colpito, si è istituita la giornata del volontario con la presenza di circa 200 persone che hanno prestato il loro aiuto con gioia e generosità.

Una giornata, triste per molti aspetti, ma densa di tutti quei sentimenti umani che fanno dimenticare, anche se per poco, tutte le avversità e che vale la pena vivere!

Abbiamo intervistato il sindaco di Lostallo Nicola Giudicetti e Moreno Monticelli dello Stato Maggiore Regionale, due persone che all’improvviso si sono ritrovate con grosse responsabilità sulle spalle e che hanno fatto del loro meglio per riportare in sicurezza le persone e il territorio loro affidato.

Intervista al sindaco di Lostallo, Nicola Giudicetti:

La data del 21 giugno 2024, resterà impressa per molti anni nella mente di chi ha vissuto i terribili momenti del nubifragio e che ha sconvolto il territorio di Lostallo causando anche delle vittime. Quali sono state le misure immediate adottate dal Municipio per mettere in sicurezza e aiutare la popolazione colpita dall’alluvione?

Gia  alle 19.30 è scattato un primo allarme ed alle 19.45 in Municipio eravamo pronti  ed abbiamo organizzato i primi inerventi con mezzi meccanici, ancora non sapendo della frana a Sorte scesa alle 19.43.
Una pala meccanica si è poi recata subito a Sorte con i nostri impiegati e due Municipali, senza tuttavia raggiungere le case. In seguito abbiamo visto gli elicotteri allertati da pompieri e polizia.
Dei danni di Sorte io sono venuto a conoscenza grazie ad una foto, solo verso le 20.30. Non sapevamo ancora di dispersi perchè non si poteva sapere chi era in casa e chi no. Abbiamo aperto la palestra per gli sfollati di Cabbiolo, organizzato dei materassini ed accolto automobilisti che non potevano proseguire.
Il telefono funzionava solo saltuariamente, l’elettricitâ è arrivata subito al mattino dalle 6.30 alle 8.30 praticamente dappertutto. Bravi ai nostri impiegati di MME per la celerità.

Come sta procedendo la valutazione dei danni e quali sono le tempistiche previste per i risarcimenti?

Già il lunedi gli addetti dell’assicurazione fabbricati hanno iniziato a trattare i casi delle abitazioni private. Poi grazie ad un gruppo di sostegno al municipio, con foto aeree e tecniche di misurazioni moderne hanno stabilito una prima stima dei danni alle strade, arginature,  terreni agricoli, impianto di depurazione, strada forestale e private, sorgente. Naturalmente i danni ai privati sono coperti dalle assicurazioni (GVG e private) ma i danni alle strutture pubbliche no. Stimiamo ancora adesso  circa 28 mio di lavori nel pubblico per sistemare tutto.

Come verranno gestiti i rifiuti e le macerie causate dall’alluvione?

Verrà realizzazo un deposito del materiale alluvionale in zona “gaga de Sort” sponda sinistra sopra la frazione di Sorte fra i due riali Rebolgina e val del Bianch. In questo modo oltre a depositare il materiale si assicura anche una notevole protezione alla frazione di Sorte.

Sono state fissate delle priorità per la messa in sicurezza del territorio ed assicurare una vita più serena alla popolazione dopo tanta paura?

Si certo, i riali che minacciano i paesi sono già in sicurezza, salvo naturalmente quello della Molera che necessita di una analisi dei pericoli dettagliata prima di poter fare qualcosa di definitivo.

Infine una domanda personale, signor sindaco: Come ha trascorso quei terribili momenti? Cosa ha provato al momento della conta dei danni?

Fintanto che si è sul territorio si agisce e non si pensa, Si organizza e si controllano i risultati … poi la sera si è stanchi e ci si addormenta subito. Lo sconforto arriva al mattino, al risveglio, sapendo della giornata … per fortuno il supporto da parte di tutti è stato molto grande.

Intervista al signor Moreno Monticelli, Stato Maggiore Regionale

Affrontare un’alluvione così violenta non è facile, specialmente quando non la si aspetta. Ci sono dei piani già pronti per casi del genere e come vengono messi in atto? Chi prende il comando delle operazioni?

Secondo la Legge sulla protezione della popolazione del Cantone dei Grigioni i comuni hanno la responsabilità di prendere provvedimenti per le situazioni particolari e straordinarie e di gestire gli eventi sul loro territorio. Per far fronte a queste situazioni i comuni istituiscono uno Stato maggiore di condotta comunale che ha il compito di sostenere le autorità nella condotta, coordinamento e nell’impiego.

All’interno di questo Stato Maggiore comunale viene definito un Capo di Stato Maggiore che dirige le operazioni, questi può essere il sindaco o un’altra persona con esperienza.

Il Comune ha inoltre l l’obbligo di svolgere un’analisi dei pericoli e di definire i pericoli di rilievo per il Comune e di allestire scenari e misure per ridurre i potenziali rischi.

Con la creazione dello Stato Maggiore di condotta regionale in particolare quando sono colpiti più comuni la gestione generale passa a questo Stato Maggiore. Lo Stato Maggiore di condotta regionale assume la direzione operativa, coordina le misure immediate e gli impieghi attraverso le risorse dei partner e delle imprese della regione. In particolare, assicura che le risorse e le forze subordinate possano essere dispiegate in modo coordinato e mirato, inoltre. assicura il dispiegamento a lungo termine delle varie forze impiegate.

L’obiettivo finale per lo Stato Maggiore regionale è quello di gestire l’evento e riportare il tutto in una situazione controllata, in modo che i comuni colpiti possano riprendere il controllo da soli e gestire la situazione con le proprie risorse.

Quali sono stati, se ci sono stati, i problemi che avete dovuto affrontare nell’immediatezza del nubifragio?

Con un evento di questa portata, dove da subito manca la corrente e anche le comunicazioni sono difficoltose se non completamente assenti, la insufficienza di informazioni chiare e confermate rende il lavoro difficoltoso se non proibitivo.

L’assenza di corrente rende problematica l’organizzazione del posto comando, in particolare non si hanno tutte le informazioni normalmente disponibili presso la cancelleria e l’ufficio tecnico (dati informatici) sulle persone, sulle infrastrutture ecc. Obbligando quindi a svolgere i controlli e le ricerche con personale.

Il punto più complesso, anche moralmente, è la difficoltà a conoscere esattamente il numero delle persone evacuate e ahimè anche dei dispersi.

Dopo questo evento, al di là dei danni e delle vittime, avrete di sicuro incontrato problematiche nuove. Come pensate di integrarle nei piani futuri di intervento?

Il cambiamento climatico ci porta ad avere un aumento di eventi meteorologici estremi come forti piogge ed inondazioni, questo ci obbliga a documentare, ad analizzare attentamente l’evento per poi rivalutare criticamente le carte dei pericoli attuali e aggiornarle. Da questo ulteriore passo risulterà se si dovranno fare delle opere di protezione aggiuntive . Eventuali mancanze dovranno essere colmate con ulteriori opere di premunizioni o con misure pianificatorie. Decidere questi ultimi passi sarà compito della. politica.

Come state affrontando la distruzione dei campi e quali sono gli aiuti previsti per gli agricoltori colpiti?

Il maltempo ha provocato considerevoli danni ai terreni agricoli di tutta la regione. L’Ufficio cantonale dell’agricoltura ha garantito per il 2024 i pagamenti diretti anche per le superfici danneggiate. Per le superfici gravemente toccate si è deciso di procedere con un progetto regionale, questo significa che il ripristino delle aree avverrà in modo coordinato e unitario. Inoltre, l’Associazione dei contadini grigionesi collabora per la distribuzione del foraggio perso. Presso il Comune di Lostallo è stato aperto un conto “agricoltura” destinato a coprire costi non coperti dalla cassa per i danni della natura dei Grigioni.

Sono state adottate misure particolari per assistere le famiglie delle vittime e degli sfollati?

A tutti è stato dato in collaborazione con CARITAS un primo aiuto finanziario d’urgenza come

buoni acquisto presso delle catene di grandi magazzini. Ulteriori aiuti finanziari o altro potranno essere elargiti anche nelle prossime settimane. Questi aiuti vengono sempre discussi con i rappresentanti di Caritas.

Ringraziamo i signori Giudicetti e Monticelli per la loro disponibilità e gli auguriamo buon lavoro sapendo che spesso la nostra sicurezza e la nostra stessa vita dipende appunto dal loro buon lavoro!

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