L’Iniziativa delle Alpi chiede soluzioni al traffico in aumento

(ats) L'Iniziativa delle Alpi sollecita il Consiglio federale a
individuare soluzioni concrete per far fronte all'aumento del
traffico stradale attraverso l'arco alpino, prestando particolare
attenzione al problema del "traffico di aggiramento" lungo gli assi
nord-sud nella regione alpina svizzera.

Il Consiglio federale riconosce la gravità del problema, in
particolare nelle strette valli alpine. Tuttavia, secondo
l'Iniziativa delle Alpi, presieduta dal Consigliere nazionale
grigionese Jon Pult (PS), il recente rapporto dell'esecutivo
federale manca sia di lungimiranza che di una visione d'insieme.
L'Iniziativa delle Alpi critica il fatto che il Consiglio federale
abbia scartato con superficialità strumenti di ampio respiro, come
il pedaggio per i transiti alpini o i sistemi di prenotazione.
Invece di affrontare il problema alla radice, l'esecutivo federale
sembra adottare una "politica dei cerotti," intervenendo solo sui
sintomi senza risolvere le cause profonde.

L'associazione ambientalista sottolinea che il rapporto e le misure
proposte si concentrano esclusivamente sul traffico di aggiramento
degli ingorghi, ignorando iniziative a più ampio respiro, come
quella cantonale di Uri, che chiede un approccio globale alla
gestione del traffico attraverso le Alpi. Secondo Pult, manca
semplicemente la volontà politica del Dipartimento federale dei
trasporti (DATEC).

"Il Consiglio federale considera il volume del traffico passeggeri
come un dato di fatto immutabile e non intende intervenire,
nonostante il crescente traffico sui passi alpini e il divieto
costituzionale di ampliare le capacità", conclude criticamente Jon
Pult.

Numerose le misure proposte

Nel comunicato diffuso oggi, l'Iniziativa delle Alpi ha presentato
un ampio ventaglio di proposte per affrontare l'aumento del
traffico stradale attraverso l'arco alpino. Tra queste, si
evidenzia l'implementazione di un sistema di prenotazione delle
fasce orarie per il transito, l'introduzione di un pedaggio per
attraversare le Alpi, e l'imposizione di divieti di transito
temporanei, riservando l'accesso esclusivamente ai residenti e ai
fornitori di servizi. Inoltre, si propone di estendere il divieto
di transito notturno e domenicale per i camion anche ai venerdì e
sabato nei fine settimana di forte traffico come fatto in Francia,
di intervenire sui sistemi di navigazione e di separare il traffico
locale da quello di transito, dando priorità al primo.

Nella nota, Jon Pult sottolinea l'importanza di adottare misure
concrete per incentivare il trasferimento del traffico dalla strada
ai mezzi pubblici, con un'enfasi particolare sul trasporto
ferroviario. Pult richiama l'attenzione sulla necessità di
incoraggiare un numero sempre maggiore di viaggiatori transalpini a
scegliere la ferrovia invece dell'auto privata. "L'espansione della
capacità stradale non rappresenta una soluzione efficace," afferma,
"poiché non fa che aumentare ulteriormente il traffico,
contraddicendo così il principio costituzionale di protezione delle
Alpi."

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