La Valposchiavo nel segno dei Pasticcieri

A centinaia emigrarono in diversi paesi europei tra la metà del Settecento e l’inizio del XX secolo in cerca di successo economico come pasticcieri e caffettieri. Molti di loro fecero fortuna e ora la loro storia torna in Valle! Al tema sono dedicati una mostra al Museo e numerosi eventi.

Senza i pasticceri, il Borgo di Poschiavo oggi avrebbe un aspetto diverso: con i soldi guadagnati all’estero, gli emigranti che tornavano in patria costruirono eleganti case ridisegnando l’aspetto del villaggio. Questa è la parte più evidente della storia fatta di duro lavoro lontano da casa. Nel loro bagaglio avevano i risparmi, le esperienze e pure nuovi modi di pensare. Soprattutto al Borgo gli emigranti dell’Ottocento sono protagonisti di molte iniziative che hanno trasformato il paese di montagna in una piccola cittadina alpina.

Il grande ritorno a casa dei pasticceri

I pasticceri non hanno solamente avuto un’influenza notevole sulla loro terra natale, ma hanno lasciato un segno anche nelle loro destinazioni. Mentre erano all’estero, resero popolari nuove forme di piacere culinario e di scambio socioculturale nei loro caffè.  Nell’andata e nel ritorno dei pasticceri c’è un dare e avere, un caleidscopio di temi che stupisce ancora oggi. Tutto ciò ha spinto la Fondazione Musei Valposchiavo a dedicare una mostra temporanea a questa “dolce emigrazione”.  

Apertura di nuovi mercati all’estero

Il fenomeno dei pasticcieri è grigionese, ma i valposchiavini sono stati fra i protagonisti più abili di questa avventura. A questo movimento migratorio, al lavoro all’estero e al loro ritorno in patria, nonché alle tracce che hanno lasciato, è dedicata la mostra allestita nel Palazzo de Bassus-Mengotti a Poschiavo. Il mestiere del pasticcere era allora qualcosa di esclusivo e le ricette come gli ingredienti, a volte costosi e pregiati, erano ancora sconosciuti alla maggior parte dei palati europei. I caffè offrirono a una classe media crescente e benestante nuove opportunità d’incontro e di scambio sociale e dei luoghi dove discutere dell’attualità e di politica. 

La mostra 

Per rendere l’esperienza più tangibile per i visitatori, una parte del museo nel Palazzo de Bassus-Mengotti diventerà “Café Suizo”. Qui potrete anche godervi un caffè, come ospiti dei tanti “Caffè poschiavini” di un tempo, con dolci che vengono preparati appositamente per l’occasione sulla base di antichi ricettari.

Un team collaudato, guidato dallo storico Daniele Papacella, ha ideato e allestito il percorso espositivo e racconta la storia e le storie dei pasticceri valposchiavini. Parte fondamentale sono gli spettacolari oggetti, in gran parte mai presentati prima, provenienti dalla collezione dei Musei Valposchiavo e messi a disposizione da privati. 

I visitatori sono inoltre chiamati ad aggiungere un tassello di questa vicenda: una grande mappa d’Europa aspetta che i visitatori e le visitatrici aggiungano una loro storia di famiglia.  

La mostra sarà accompagnata da numerosi eventi che offriranno l’occasione di approfondire i vari temi. In un certo senso, il 2024 sarà l’anno del grande ritorno a casa dei pasticceri di una volta!

Organizzazioni coinvolte

Alla realizzazione della serie sui pasticceri partecipano le seguenti istituzioni: Fondazione

Musei Valposchiavo; Valposchiavo Turismo; iSTORIA – Archivi fotografici Valposchiavo; Art Crott; Pro Grigioni Italiano Valposchiavo; Compagnia inauDita; Viva la pasta, Poschiavo, Società Storica Valposchiavo.

Un ringraziamento ai nostri sponsor!

Grazie al sostegno morale, finanziario e materiale dei nostri sponsor è stata possibile l’organizzazione e la realizzazione di questa mostra e degli eventi sui pasticceri. Grazie mille! La rassegna e la mostra gode del sostegno di: Promozione della Cultura Comune di

Poschiavo, Promozione della Cultura Cantone dei Grigioni, Comune di Brusio, Coop Cultura,

InfoRLife SA, Repower L’energia che ti serve, Banca Cantonale Grigione, Viva la pasta

(Poschiavo), Café Badilatti SA (Zuoz), CafetierSuisse, Swiss Domestica, Fondazione Ernst Göhner, Fondazione Winterhalter, Fondazione Oertli, Fondazione Stavros S. Niarchos, Fondazione Willi Muntwyler, Fondazione Jacques Bischofberger.

Pasticcieri – in breve:

Mostra pasticceri Un’avventura valposchiavina in Europa: Museo Poschiavino

(Palazzo de Bassus-Mengotti); Dal 15 giugno al 20 ottobre tutti i martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 14:00 alle 17:30. Inaugurazione 14 giugno, ore 17:30

Storie di casa – Uno sguardo oltre le facciate: Percorso audiovisivo individuale attraverso il Borgo di Poschiavo sulle tracce dei palazzi legati alle famiglie dei pasticcieri (tramite QR code con il proprio smartphone). Progetto concepito da iS toria

Archivi fotografici Valposchiavo e Valposchiavo Turismo

Inaugurazione 14 giugno, ore 17.30

Festival dei Pasticcieri: 15 giugno 2024; “Al Crott.” La storia più dolce dell’800 poschiavino. C orsi di pasticceria, musica, spettacoli, ballo in bianco. Organizzazione Art C rott.

Nel pomeriggio il Borgo a tappe lungo il percorso “Storie di case – Uno sguardo oltre le facciate” con reading musicale in Piazza, a cura della compagnia inauDita.

Conferenza “Caffè e Cultura”: 19 giugno, ore 20.00, C asa Torre, Poschiavo. S ilva

Semadeni racconta i caffè svizzeri all’estero nel XIX secolo in un evento organizzato dalla Pro Grigioni Italiano Valposchiavo.

“Sussurri del passato”: 14 e 15 giugno, 24 luglio. Reading musicale di storie dell’emigrazione, a cura della Compagnia inauDita.

Dolci storie valposchiavine: In una confezione si propongono alcuni biscotti di ricettari appartenuti ai pasticcieri valposchiavini con le relative storie. La scatola si trova nei caffè e nei negozi di Poschiavo. Acquistandola, si contribuisce a sostenere l’intera rassegna.

Guida storico-culturale e turistica: La pubblicazione della redazione di Transhelvetica, in collaborazione con Valposchiavo Turismo, è dedicata alle bellezze

architettoniche del Borgo di Poschiavo.

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