Circa 500 persone, tra rappresentanti dei governi cantonali, città, comuni, fondazioni, istituzioni e donatori privati, si sono riunite a Zurigo in occasione dell’assemblea annuale del Patronato Svizzero per i Comuni di Montagna. L’incontro ha rappresentato un momento di riflessione su un 2024 particolarmente impegnativo, segnato da eventi naturali estremi che hanno colpito duramente numerose regioni montane del Paese.
A seguito delle intemperie che hanno devastato diverse aree del territorio nazionale, il Patronato ha attivato tempestivamente un fondo di aiuto immediato che, grazie alla generosa risposta solidale, ha raggiunto entro la fine dell’anno, la somma di 6 milioni di franchi. Di questi, 1,5 milioni di franchi sono stati destinati direttamente al conto della Regione Moesa e dei suoi sei Comuni, pesantemente colpiti dall’alluvione.
Un momento particolarmente toccante è stato offerto da 54 alunne e alunni delle scuole primarie di Cama, Lostallo, Soazza e Mesocco, che, diretti dalle insegnanti Ramona Plozza, Anna Giudicetti Rizzi e Vivian Mingozzi, hanno eseguito brani tratti dal Gran Concerto della Pace di Gianfranco Perini. I concerti in programma a Bellinzona (15 maggio) e Lostallo (24 giugno) contribuiranno con parte dei ricavati alla ricostruzione in Mesolcina.
A concludere l’assemblea, gli interventi di Nicola Giudicetti, sindaco di Lostallo, e Luca Plozza, ingegnere forestale e responsabile del progetto Alluvione Moesa, che hanno condiviso una testimonianza intensa e personale sui drammatici eventi dell’estate scorsa, sui lavori di ripristino e sulle emozioni vissute in quei giorni difficili.
La giornata si è conclusa con un ricco aperitivo a base di specialità locali, offerto dal Cantone ospite dei Grigioni, in particolare dalla Regione Moesa.
I rappresentanti dei Comuni della Regione hanno espresso profonda gratitudine per il sostegno ricevuto e per la solidarietà concreta dimostrata dalle aree urbane dell’Altopiano. Il legame tra città e montagna è stato il filo conduttore dell’intera giornata, rafforzando l’auspicio che, anche in futuro, il Patronato possa continuare a sostenere le comunità alpine nel loro cammino di resilienza e sviluppo.