Ferrovia retica, meno treni soppressi fino a cambio orario

(ats) La Ferrovia retica (FR) ha ridotto l’entità delle soppressioni di treni presentate alla fine di gennaio per far fronte alla carenza di macchinisti. Lo ha indicato oggi in una conferenza stampa il direttore dell’azienda, Renato Fasciati.

Il 25 gennaio la compagnia di trasporto aveva annunciato la cancellazione del 3% dei convogli su varie tratte in tutto il cantone dei Grigioni dall’11 marzo fino all’entrata in vigore del prossimo orario, in dicembre. I treni sono sostituiti da bus di “AutoPostale”.

Dopo le massicce proteste delle regioni toccate, dei politici e dei pendolari, la FR e il Cantone hanno rivisto le scelte operate, ha spiegato Fasciati.

I piani sono cambiati soprattutto sulla linea Davos-Filisur, per la quale un mese fa era stata annunciata la soppressione di tutti i collegamenti su rotaia. Il nuovo scenario prevede due treni al giorno, soprattutto per soddisfare le esigenze dei pendolari, e fino a dieci convogli giornalieri durante la stagione estiva.

Anche sulla linea dal capoluogo per Arosa ci sono alcuni treni in più e per i viaggiatori da Landquart a Scuol il miglioramento consiste nel fatto che, dal 13 maggio, non dovranno più cambiare a Sagliains, al portale engadinese del tunnel della Vereina.

Crisi potrebbe proseguire nel 2025 malgrado misure

Questi miglioramenti nel servizio intervengono grazie a due misure:

da un lato si farà uso di treni formati da due composizioni, che vengono separate a una stazione per poi raggiungere destinazioni diverse; dall’altro, organico della FR che dispone delle competenze per pilotare un treno sarà utilizzato temporaneamente come macchinista.

Come già noto, l’azienda sta affrontando la carenza di questo personale con un’offensiva di formazione. Inoltre, FR è stata in grado di assumere a tempo indeterminato personale di locomotiva dalla compagnia BLS e altri macchinisti temporaneamente. Entro la fine dell’anno, si prevede che 40 nuovi professionisti si aggiungeranno agli attuali 250.

Fasciati non ha voluto fare previsioni sui tempi necessari per superare definitivamente la crisi. Se appare molto probabile che FR ci riesca entro al fine dell’anno, non è escluso che continui anche nel 2025.

Per la compagnia ferroviaria, alla base della situazione attuale vi è una generale carenza di macchinisti formati. Inoltre, l’aumento della fluttuazione del personale, cambiamenti interni, la crescita dei casi di malattia e di assenze di lunga durata hanno aggravato notevolmente la carenza di macchinisti nell’ultimo anno.

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