Cantone chiamato a promuovere ulteriormente le aggregazioni comunali

(ats) Questa mattina il Parlamento grigionese ha accolto la
controproposta del Governo in risposta alla mozione del deputato
Patrick Degiacomi (PS, Coira) che chiedeva di incentivare
ulteriormente, attraverso nuove o modificate misure, le aggregazioni
comunali.

Il secondo rapporto sulle strutture comunali grigionesi era stato
presentato e discusso durante la sessione del Gran Consiglio di
dicembre 2023. Dal dibattito era emerso chiaramente che sia il
Governo che il Gran Consiglio intendono continuare a perseguire gli
obiettivi che mirano a ridurre il numero futuro dei comuni
grigionesi. Dai 101 attuali si vorrebbe giungere nei prossimi anni
all'ambizioso numero di 50 comuni grigionesi.

Secondo l'incarico (termine che nel diritto federale e cantonale
ticinese corrisponde alla mozione) presentato da Degiacomi, sembra
però che lo slancio per le fusioni si sia arenato. Secondo il
deputato di Coira bisogna chiedersi se gli incentivi finanziari
siano ancora sufficienti per superare i potenziali ostacoli
all'interno dei futuri progetti di aggregazione. Si fa riferimento,
per esempio, ai problemi legati alle differenze sostanziali dei
tassi fiscali fra i singoli comuni intenzionati ad un'unione.
Oppure al fatto che, attualmente, ai comuni sopra i 3'000 abitanti
disposti ad unirsi con altri, vengano dimezzati i sostegni
finanziari. Oppure ancora che i comuni sopra i 10'000 abitanti non
vengono nemmeno considerati per un adeguato sostegno finanziario.

L'incarico chiedeva al Governo di adattare gli strumenti di
finanziamento per i comuni disposti a fondersi, nel quadro delle
proprie competenze oppure, se necessario, di predisporre un
adeguamento a livello legale. "L'obiettivo è quello di rimuovere
gli ostacoli per i comuni disposti ad una fusione", ha spiegato il
primo firmatario della mozione Patrick Degiacomi, "in modo che gli
obiettivi della riforma strutturale possano essere raggiunti in
tempi ragionevoli".

Nella sua presa di posizione il Governo ha dichiarato di essere
consapevole che la promozione finanziaria sia un aspetto importante
per garantire la realizzazione di aggregazioni. Le esperienze degli
ultimi anni mostrano tuttavia che il Cantone ha sempre messo a
disposizione mezzi finanziari sufficienti. Inoltre ritiene di
fondamentale importanza che "le aggregazioni vengano decise sulla
base di una profonda convinzione degli aventi diritto di voto
locali e non solo grazie a un eccessivo sostegno finanziario da
parte del Cantone".

Secondo l'Esecutivo retico, come ha spiegato in sala il capo del
Dipartimento delle finanze e dei comuni Martin Bühler (PLR), gli
aspetti centrali dell'incarico inoltrato da Degiacomi sono già
soddisfatti da quanto prevede la riforma strutturale cantonale
riguardante le fusioni comunali. Pertanto il Governo ha proposto di
accogliere l'incarico ma di stralciarlo come evaso.

Al termine del dibattito in sala, la maggioranza dei membri del
Gran Consiglio retico ha accolto la proposta del Governo.

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