di Teresio Bianchessi
Evidente il sottinteso, ovvero le corna, i tradimenti.
Ma perché il malcapitato, ma molto più spesso la malcapitata, non si accorge di nulla?
Semplicemente perché ama senza riserve e nei suoi percorsi mentali non trova posto, nemmeno nella parte più remota e secondaria dell’anima, l’ipotesi di essere tradita.
Chi ama intensamente è “servo” dell’amore e con fedeltà si adopera affinché ogni gesto, anche il più quotidiano, si trasformi in attenzione verso l’amato; tutto il resto è corollario di vita che corre intorno e che non distrae.
Crudele infine sarà la verità, a spalancare gli occhi, lo sguardo perso, ma solo per poco, il tempo necessario per convincersi dell’errore, pentirsi della fiducia mal riposta, piangere, sfogarsi e poi sfoderare la giusta determinazione per piantare in asso chi ha tradito.
Da quel momento in poi sarà lui/lei a soffrire e avrà di che pentirsene perché si accorgerà del bene lasciato, ma ancor più chi tradisce finirà col perdersi in effimere relazioni, mentre chi è stato fedele avrà conservato nel cuore le virtù vere dell’amore.