Salve a tutti,
prendo spunto dall’articolo anonimo (ma forse non più di tanto) relativo alla pianificazione locale apparso su questo sito il 26 maggio. Ognuno ha il diritto di avere le sue opinioni, ci mancherebbe, ma non posso esimermi dal puntualizzare, rispondendo in modo telegrafico, alcune cose:
1. La revisione della PL di Roveredo è stata portata a termine secondo la tempistica concordata con la Confederazione e l’ufficio cantonale di pianificazione. La tempistica è stata rispettata perché tutti gli attori coinvolti hanno operato con responsabilità e determinazione, quindi non in fretta e furia (e male) come si vuol far credere nell’articolo.
Ai vari consulenti non è assolutamente stata forzata la mano; piuttosto si è sempre cercato da loro (e preteso) il completo rispetto degli usuali criteri di riferimento: tempi, qualità e costi. A Roveredo purtroppo di esempi poco edificanti in questo senso, ne abbiamo già avuti troppi.
2. La revisione della pianificazione in oggetto è, come indica il testo in votazione, una revisione “parziale” ; per scelta non tocca necessariamente tutti gli aspetti pianificatori del territorio ma si concentra principalmente sul contesto della ricucitura e del piano viario. Nell’ambito di una revisione parziale di questo tipo è normale quindi che non vengano trattate tutte le problematiche del territorio; ciò non permette di dire che la pianificazione è malfatta e poco approfondita.
3. Il piano viario (PV) è stato rivisto puntualmente (non a tappeto come asserito), sostanzialmente per due ragioni:
. il PV in vigore è basato su un concetto viario obsoleto ; non da sufficiente importanza alla mobilità lenta , propone assetti stradali “classici” non rapportati alle specifiche realtà locali e omette qualsiasi accenno alla moderazione del traffico.
. il PV in vigore è sovradimensionato ed anti economico in quasi tutte le strade di Roveredo imponendo vincoli irrealistici ai singoli proprietari e, di riflesso, costi realizzativi sproporzionati per il Comune.
Per questi motivi è stato sviluppato uno studio specifico che ha permesso di definire nuovi calibri stradali, inferiori a quelli del PV in vigore ma comunque sufficienti alle esigenze attuali e future del Comune. Non si tratta quindi di scelte improvvisate. Un esempio? Il progetto della strada di San Giulio, affidato ad uno specialista di tematiche viarie, ha dimostrato la possibilità di coniugare sicurezza, funzionalità e qualità anche con strade molto più strette di quelle indicate dal PV in vigore; il tutto con costi quasi dimezzati.
Che questa sia la strada da seguire è naturalmente un’opinione; basterebbe però mettere ogni tanto il naso fuori da Roveredo, fare qualche passeggiata ed informarsi di più, per rendersi conto dell’evoluzione che il tema strade sta conoscendo in tutti gli altri paesi.
4. Le misure di protezione per la costruzione dell’asilo in zona Cioldina non sono “costose misure preventive” come pomposamente le definisce l’articolista; il tutto si riduce al semplice innalzamento del terreno (50 cm!) già compreso nel progetto e incluso nei preventivi del credito votato dalla popolazione. Ci vuole veramente poco per capire queste cose; basta informarsi.
5. I costi della ricucitura non sono stati ne “gonfiati” ne “tenuti bassi”; sono il frutto di valutazioni basate su tutti gli elementi oggettivi attualmente conosciuti. Sarebbe stato anche facile presentare una situazione ancora più rosea, ad esempio considerando gli introiti indiretti generati da questo progetto, dai contributi conseguenti alla sovraedificazione dei fondi oppure dalle incidenze della ricucitura sulla rete viaria esistente che potrà essere(e di molto) ridimensionata.