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Lettere dei lettori
sabato 26 agosto 2023.
Educazione sessuale (masturbazione compresa) già a partire dalla scuola dell’infanzia e la scuola elementare?

Riceviamo e pubblichiamo il TESTO DELL’INTERROGAZIONE al Consiglio di Stato ticinese anche perché l’argomento riguarda tutti noi compresi i nostri scolari con le loro famiglie!

In ossequio agli Standard per l’educazione sessuale in Europa dell’OMS, i Paesi europei, Svizzera compresa, hanno implementato corsi di educazione sessuale nella scuola dell’obbligo fin dalla più tenera età, in alcuni Paesi e/o Cantoni svizzeri fin dalla scuola dell’infanzia. In effetti, secondo tali standard, l’educazione alla sessualità deve iniziare fin dalla nascita (0 anni!).
Con la Strategia per l’educazione affettiva e sessuale nelle scuole (SEAS) per il quadriennio 2019-2023, sembra che anche il nostro Cantone abbia già intrapreso questa strada.
Con riferimento alla lettera dell’Associazione iniziativa di protezione (Schutzinitiative) destinata al già consigliere di Stato, Manuele Bertoli, in data 23 giugno 2022 (cfr. allegato), ci chiediamo se l’attuale capo del DECS sia al corrente dei gravi rischi di abusi sessuali, di esposizione alla pornografia e di pedofilia ingenerati dai programmi di educazione sessuale promossi dall’OMS. Per le facoltà concesse, chiediamo al Consiglio di Stato:
1. È consapevole del fatto che un crescente numero di pediatri, psicologi e pedopsichiatri a livello internazionale (M. Berger, A. Bilheran, C. Spaemann, R. Brunod, tanto per citarne alcuni) mettono in guardia da un’educazione precoce alla sessualità in quanto causa di traumi psichici irreversibili, soprattutto se impartita ai bambini in tenera età?
2. È consapevole del fatto che, secondo tali esperti, gli Standard per l’educazione sessuale dell’OMS poggiano su teorie molto discutibili, estrapolate dalla sessuologia adulta studiata dal sessuologo e pedofilo Alfred Kinsey (cfr. G. Kuby “La rivoluzione sessuale globale” Sugarco Edizioni, 2017) e da quest’ultimo proiettate su un’ipotetica sessualità infantile, teorie veicolate mediante le organizzazioni Sexuality Information and Education Council of the United States (SIECUS) e International Planned Parenthood Federation (IPPF) (cfr. A. Bilheran, “L’imposture des droits sexuels”, autoedizione 2017, EAN: 9781520919560)?
3. Nella scuola dell’obbligo in Ticino, il programma di educazione sessuale prevede anche l’insegnamento della masturbazione, come promosso dall’OMS e dalla ONG Salute Sessuale Svizzera (cfr. lettera a Berset dello psichiatra francese Berger)? Se sì, a partire da che età? Se no, si intende introdurlo in futuro?
4. I bambini che manifestano disagio di fronte a certi argomenti, sono obbligati ad assistere alle lezioni di educazione sessuale? I genitori possono chiederne la dispensa?
5. Conformemente all’art. 26, terzo comma, DUDU, i genitori hanno “il diritto di priorità nella scelta di educazione da impartire ai propri figli”.
Riguardo all’educazione sessuale a scuola i genitori sono stati debitamente coinvolti nello sviluppo di tali programmi o ne sono solo stati informati? Se sì, attraverso quali canali?
6. In materia di educazione sessuale, il Cantone Ticino ha una sua indipendenza rispetto alle direttive della Confederazione e/o dell’OMS?
7. Che ruolo svolge il Forum Salute e Scuola nella stesura dei programmi di educazione sessuale per la scuola ticinese? Un ruolo consultivo, un ruolo decisionale? Quanta autonomia ha il Forum? Il DECS ha mai rifiutato un progetto o una raccomandazione del FSS?

Maria Pia Ambrosetti
Cofirmatari: Roberto Ostinelli, Paolo Pamini, Sergio Morisoli

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“Il soldato prega più di tutti gli altri per la pace, perché è lui che deve patire e portare le ferite e le cicatrici più profonde della guerra.”

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