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Viaggi & Cucina
domenica 3 luglio 2022.
Müstair - Hotel Chalavaina una ristrutturazione azzeccata

Diciotto camere, una diversa dall’altra, distribuite in due edifici antichi collegati internamente. L’albergo, la cui datazione risale nientemeno che al 1254, è situato sull’asse stradale che congiunge il Grigioni con il Tirolo del sud, con i suoi quasi 770 anni fa parte della storia e, data l’entità della ristrutturazione, ne farà parte ancora per moltissimi anni. La riapertura dell’Hotel Chalavaina è stata possibile grazie alla volontà dei membri della Fondazione Pro Monastero di San Giovanni, che intende garantirne l’esistenza e contemporaneamente salvaguardare i dintorni del Convento di Müstair, patrimonio culturale UNESCO.

Siamo arrivati all’hotel Chalavaina in un pomeriggio piovoso e le nuvole nere che, spinte da un forte vento, si rincorrevano nel cielo non promettevano niente di buono!



Entriamo nell’albergo un po’ in apprensione pensando di doverci rinchiudere in camera in attesa del bel tempo. Veniamo accolti dal gerente, signor Uli Veith, una persona sorridente e cordiale, e subito ci sentiamo a nostro agio.


Il signor Uli Veith gerente della struttura

Ci accompagna personalmente alla nostra camera illustrandoci in modo dettagliato le fasi della ristrutturazione e mostrandoci gli angoli più caratteristici dell’hotel.


L’atrio con le sue travi antiche in bella vista

Tutto è perfettamente ristrutturato, l’antico si mischia con il nuovo in modo armonico e il colpo d’occhio è appagante!

Alcune camere:





La visita dell’albergo ci ha impegnati per un po’ e quando guardiamo l’orologio è già ora di cena.



La sala è luminosa e addobbata con gusto e la signora Beate Patscheider, addetta alla stessa, con garbo e simpatia riesce a soddisfare le richieste di tutti gli ospiti presenti.
Ottima la cucina, il cuoco sudtirolese Oliver Thialer, dopo aver lavorato in altri posti prestigiosi, ha scelto di deliziare gli ospiti dell’albergo Chalavaina dedicandosi ad una cucina più naturale usando prodotti locali.


La signora Beate Patscheider e il cuoco signor Oliver Thialer

Una notte di sonno,l’ottima cena, e la splendida giornata di sole del giorno dopo con la visita al monastero e al museo con una guida d’eccezione, il restauratore Rufino Emmenegger, hanno coronato un soggiorno in un bellissimo posto!
Un grazie particolare al personale dell’hotel Chalavaina per la gentile accoglienza con la promessa di ritornare!

Giuseppe Russomanno
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È domenica

È domenica
e scendo queste scale,
e come un cane fiuto a queste porte
il solito, indistinto cucinìo condominiale.
Porto con me, ancora non so dove,
un giorno rosso della settimana,
forse un Natale,
con mia madre che gira il suo ragù
e le campane così forti e vive
che ogni casa sembrava un campanile.


Vito Maida (poeta soveratese, 1946/2004) 
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