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martedì 11 agosto 2020.
E’ Ferragosto alpino a San Bernardino

Carattere alpino per il Ferragosto di San Bernardino, fil rouge che sottolinea anche quest’anno il 15 d’agosto alto mesolcinese e peculiarità che contraddistingue il villaggio posto ai piedi dell’omonimo Passo.

La festa del villaggio di San Bernardino sarà caratterizzata dal mercato alpino che troverà spazio con oltre 80 bancarelle sul lungo Moesa a partire dalle ore 8. A dare le giuste note alla giornata ci penseranno i 30 suonatori di corno delle alpi del gruppo Corni dal Generus, che dalle 10 allieteranno il villaggio, mentre a dare le tonalità della stagione ci penseranno i pennelli ed i colori dei Pittori in Piazza, che immortaleranno il paesaggio ed alcuni momenti del Ferragosto sulle loro tele, per poi esporre i loro capolavori nel corso del pomeriggio. Alle ore 11 giungeranno a San Bernardino i trattori d’epoca, una ventina, provenienti da Ticino e Grigioni, completando in questo modo il glamour contadino della giornata. Per i più piccini sarà possibile intrattenersi allo scivolo gonfiabile posto sul lungo Moesa o con le varie infrastrutture presenti nel centro sportivo, quali parco giochi, minigolf, tennis, parco avventura e molto altro. Pedalò, kayak e paddle saranno invece a disposizione al suggestivo lago Doss. Al capannone Feste, dalle 12, per il pranzo sarà proposta polenta con mortadella, formaggio degli alpi o latte, da asporto, e si potrà sostare comodamente ai tavoli da pic nic posti nei dintorni. Mentre chi vorrà assaggiare una delle numerose proposte gastronomiche, potrà farlo riservando il proprio tavolo in uno dei 12 ristoranti del villaggio.

Per ulteriori ragguagli potete contattare l’Ente Turistico Regionale del Moesano allo 091 832 12 14, scrivere a info@visit-moesano.ch, o consultare il programma sul sito www.visit-moesano.ch.

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Locandina
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È domenica

È domenica
e scendo queste scale,
e come un cane fiuto a queste porte
il solito, indistinto cucinìo condominiale.
Porto con me, ancora non so dove,
un giorno rosso della settimana,
forse un Natale,
con mia madre che gira il suo ragù
e le campane così forti e vive
che ogni casa sembrava un campanile.


Vito Maida (poeta soveratese, 1946/2004) 
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